ABOUT
KUNDRY
IN RAVELLO
Come la magia è iniziata
Kundry è uno dei personaggi principali del PARSIFAL, l’opera drammatica-sacra composta da Richard Wagner tra il 1857 e il 1882.
È proprio qui a Ravello, durante una breve visita della città che il compositore tedesco, nel 1880, ammirando lo splendido giardino di Villa Rufolo, trasse l’ispirazione per ambientare la seconda scena del secondo atto del dramma. Alla vista di fiori multicolori, fogliami esotici, pini, cipressi e altre pregiate specie floreali ed immaginando la cornice perfetta al bacio ingannevole di Kundry, esclamò:
“IL MAGICO GIARDINO DI KLINGSOR È TROVATO”
Kundry è un’amazzone selvaggia, una donna misteriosa, ammaliatrice, seducente. Un personaggio che Wagner utilizza per rappresentare la tentazione, il “corpo del peccato”, lo strumento del diabolico mago Klingsor per impedire a Parsifal di salvare il “regno del Graal”.
Proprio nel secondo atto, quando la scena si svolge nel giardino incantato (ispirato a Villa Rufolo), Parsifal viene attirato nel reame di Klingsor e circuito dalle fanciulle-fiore e dalla bellissima Kundry, ma egli resiste alle seduzioni e al bacio della donna per rimanere puro.
Nel terzo atto, invece, Kundry personifica Maria Maddalena, peccatrice di adulterio poi salvata da Gesù: Kundry, infatti, come la Maddalena porta un’ampolla di balsamo (che rievoca il Graal) con cui lava i piedi di Parsifal asciugandoli con i suoi lunghi capelli. Kundry, infine, viene battezzata da Parsifal e muore redenta.
Kundry è una donna dalla doppia vita, che combatte tra il bene e il mal, tra l’inganno e la verità, tra il peccato e la redenzione, ma riesce ad elevarsi ad una vita migliore espirando i suoi peccati. Una donna da comprendere, da seguire, da ammirare…una donna da vivere.
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KUNDRY
IN RAVELLO
Kundry è uno dei personaggi principali del PARSIFAL, l’opera drammatica-sacra composta da Richard Wagner tra il 1857 e il 1882.
È proprio qui a Ravello, durante una breve visita della città che il compositore tedesco, nel 1880, ammirando lo splendido giardino di Villa Rufolo, trasse l’ispirazione per ambientare la seconda scena del secondo atto del dramma. Alla vista di fiori multicolori, fogliami esotici, pini, cipressi e altre pregiate specie floreali ed immaginando la cornice perfetta al bacio ingannevole di Kundry, esclamò:
Kundry è un’amazzone selvaggia, una donna misteriosa, ammaliatrice, seducente. Un personaggio che Wagner utilizza per rappresentare la tentazione, il “corpo del peccato”, lo strumento del diabolico mago Klingsor per impedire a Parsifal di salvare il “regno del Graal”.
Proprio nel secondo atto, quando la scena si svolge nel giardino incantato (ispirato a Villa Rufolo), Parsifal viene attirato nel reame di Klingsor e circuito dalle fanciulle-fiore e dalla bellissima Kundry, ma egli resiste alle seduzioni e al bacio della donna per rimanere puro.
Nel terzo atto, invece, Kundry personifica Maria Maddalena, peccatrice di adulterio poi salvata da Gesù: Kundry, infatti, come la Maddalena porta un’ampolla di balsamo (che rievoca il Graal) con cui lava i piedi di Parsifal asciugandoli con i suoi lunghi capelli. Kundry, infine, viene battezzata da Parsifal e muore redenta.
Kundry è una donna dalla doppia vita, che combatte tra il bene e il mal, tra l’inganno e la verità, tra il peccato e la redenzione, ma riesce ad elevarsi ad una vita migliore espirando i suoi peccati. Una donna da comprendere, da seguire, da ammirare…una donna da vivere.
Continua a scoprire il mondo Kundry
Scoprite qui sotto il nostro mondo magico.
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